La Globalità dei Linguaggi (GDL) è una disciplina di carattere formativo, pedagogico e riabilitativo fondata sulla comunicazione e sull’integrazione. Cerca di valorizzare le potenzialità umane partendo dal linguaggio del corpo, anche nelle situazioni più compromesse. Per questo il suo approccio è centrato sulla sinestesia cioè sui rapporti tra i vari sensi e sull’integrazione e potenzialità delle varie facoltà percettive. Il livello operativo, perché la GDL è anche e soprattutto una pratica, si fonda sul Progetto Persona, che significa prendersi cura dell’altro dando senso a tutti quei comportamenti c.d ‘insensati’ che si possono manifestare negli individui attraverso le stereotipie siano esse motorie, verbali o grafiche. Tutto ciò nel rispetto dello stile personale e comunicativo che l’uso sapiente delle arti sa mettere in luce.

Questa disciplina è stata ideata e messa a punto da Stefania Guerra Lisi, affiancata dal musicologo Gino Stefani.

Stefania Guerra Lisi è molte cose insieme: operatrice, docente, ricercatrice nell’ambito della MusicArTerapia, anche se lei ama definirsi ‘artista della comunicazione’. Partendo da una esperienza personale che è quella di essere la madre di una ragazza cerebro-lesa grave e appoggiandosi alla sua formazione artistica si è posta il problema di come poter sviluppare un percorso originale, cercando una via che potesse aiutare la sua maternità e la vita con sua figlia, oggi adulta. Così nel corso di un trentennio elabora questa disciplina insegnata in diverse scuole in Italia attraverso corsi che con la legge n°4/2013 sono diventati triennali (prima erano quadriennali) e anche in un master di formazione post-universitaria presso Tor Vergata -Roma.

Fondamentale, nella impostazione della Globalità dei Linguaggi, è lo studio sugli Stili Prenatali per i quali Stefania Guerra Lisi ha fatto una ricerca molto elaborata che consiste nella ricostruzione, all’interno della vita intrauterina, di sette momenti individuabili che rappresentano il ciclo di vita. Questi stili costituiscono poi delle chiavi di lettura che possono orientare gli operatori in ambito terapeutico e operativo (per approfondimenti vedi in questo blog l’articolo ‘I sette stili prenatali’).

La Globalità dei Linguaggi è inoltre una disciplina che si correla con sintesi originali anche ad altri approcci teorici. Solo per fare un esempio nel ‘Viaggio dell’eroe’ sono sullo sfondo gli archetipi junghiani con il loro simbolismo e da qui l’utilizzo in chiave metaforica dei personaggi delle fiabe e dei miti nei quali tutti ci possiamo rispecchiare. Se volete approfondire potete consultare il sito www.aimat-gdl.org

Maria Teresa Cardarelli – febbraio 2015