I colori ci possono venire in aiuto per comprendere qualcosa di più sugli scarabocchi e sulle tracce grafiche in genere, infatti essendo dei simboli legano gli opposti lungo un continuum di significati. Il messaggio che i colori ci trasmettono attraverso un disegno dipende molto anche dal contesto per questo è importante considerare i loro accostamenti e le loro mescolanze.
IL NERO
Si lega alla negazione, è un implosione del colore, corrisponde a un no, ad un rifiuto, alla capitolazione.Può indicare anche protesta, ribellione chiusura, stati depressivi. Alle volte è indice di un’interiorità ricca. Nel campo della moda è sinonimo di eleganza, raffinatezza, stile, mistero. In occidente è simbolo di lutto, di morte si lega alle tenebre e ai defunti. Connesso simbolicamente ai 4 elementi, il nero si lega alla terra, al mondo ctonio, agli inferi e dunque anche al peccato. Ma c’è anche il nero dell’austerità dei monaci della Riforma che si è poi trasformato in quello dell’autorità dei giudici e degli arbitri. Nei modi di dire prevalgono gli accenti negativi per esempio ‘avere l’umor nero’ o ‘vedere nero’ cioè essere giù di morale, depressi. Nel caso dello scarabocchio sottostante di un bimbo di 3 anni il messaggio emozionale è: vorrei scegliere (giallo), ma non posso(nero); dunque lo scarabocchio esprime uno stato di tensione. L’andamento roteante esprime un bisogno di libertà.
IL BIANCO
Se il nero è un no, il bianco è un sì. E’ il colore della purezza, dell’innocenza, della resurrezione, della luce divina, indica positività, apertura, pulizia, anche se non dimentichiamo che in Asia è simbolo di lutto, perché secondo questa cultura il defunto si trasforma in un corpo di luce bianca. Il bianco alle volte si lega al mondo degli spettri e dei fantasmi (essere bianco come un lenzuolo,cioè avere un’aria spettrale). Tra l’altro nei modi di dire il bianco è spesso associato all’assenza, alla lacuna: una pagina bianca (priva di testo), passare la notte in bianco (senza sonno e riposo), andare in bianco ( non avere risultati). In ogni caso nella simbologia del colore le sottolineature positive del bianco prevalgono su quelle negative.
IL ROSSO
E’ il più centrifugo dei colori, penetra più di tutti gli altri per la sua grande lunghezza d’onda, ma ha una bassa frequenza vibratoria. Colore primario, caldo, simbolo della volontà e della forza, della passione, dell’attività, della scarica energetica. Indica la tensione verso il successo e il desiderio di riuscire. L’eccesso di rosso può indicare traumi o volontà di potenza e aggressività. E’ legato all’elemento fuoco alla vita e all’amore, al sangue e al sacrificio, ma anche all’inferno e al peccato. E’ un simbolo di potere, rossi sono gli abiti dei cardinali o dei soldati romani. Il rosso è uno dei colori più ambivalenti: associato al nero declina al negativo, mentre se è associato al bianco declina al positivo. Il rosso è legato anche all’emozione della rabbia.
IL GIALLO
Colore primario, centrifugo, caldo. Simbolo di vitalità, risveglio, presa di coscienza, spontaneità, energia, dinamismo, intuizione indica la scelta, e anche il bisogno di cambiamento, soprattutto nella cultura orientale. In Cina era il colore associato all’imperatore, al potere, alla ricchezza e alla saggezza. In occidente invece è un colore meno apprezzato perché nell’antichità il sole ,la luce e la vita erano associati all’oro, suo grande concorrente. In occidente il giallo era simbolicamente un colore legato al declino: le foglie gialle cadono, le vecchie foto ingialliscono. Si lega al tradimento e all’inganno perché la veste di Giuda nell’iconografia è gialla, infine la stella gialla degli ebrei indicava la deportazione. Resta il fatto che la globalizzazione ha fatto sì che oggi il giallo si stia rivalutando come un colore dagli accenti decisamente positivi anche in occidente. In questo scarabocchio di un maschietto di tre anni dal titolo ‘Io nella pancia della mamma’ viene espresso tutto il calore e il compiacimento del contenimento materno, lui è quello arancione! L’andamento della traccia è in stile concentrico.
IL BLU/AZZURRO
Colore primario, centripeto. Insieme al verde è il più presente in natura (cielo, mari, fiumi, laghi) ed è legato agli elementi aria e acqua. Simbolo dell’interiorità, della riflessione, del trascendente, del bisogno di approfondimento.Rimanda alla calma, all’equilibrio, alla sensibilità, all’adattabilità. Esprime un bisogno di appartenenza. E’ un colore definito conservatore, difficilmente si prova avversione per esso. Si trova in molti stemmi e bandiere (ONU,UNESCO, Unione Europea). L’utilizzo massiccio del blu alle volte indica introversione e malinconia. Il blu/azzurro viene anche associato al mondo dell’ inconscio quando è legato all’elemento acqua come nel caso di questo scarabocchio eseguito da una bambina di 3 anni. Qui l’acqua non scorre, fa dei gorghi ed indica blocchi emotivi.
IL VERDE
Colore derivato dal giallo e dal blu, suo complementare è il rosso. Simbolo di crescita, autoaffermazione e costanza nel perseguire i propri scopi, anche se chimicamente è un colore molto instabile. Quando è dominante può indicare rigidità ed inibizione. Oggi il verde si lega molto ai temi dell’ecologia e del rispetto per la natura dunque si è molto rivalutato rispetto al passato quando veniva considerato troppo eccentrico e mutevole, infatti simboleggiava la sorte (vedi i tavoli da gioco verdi). In questo scarabocchio eseguito da un bimbo di 3 anni i segni verdi che riempiono tutto lo spazio del foglio in maniera equilibrata e con accenni a figure indicano un desiderio di affermazione e di essere considerato.
L’ ARANCIO
Colore derivato dal rosso e dal giallo, complementare del blu. L’arancio è caldo e morbido, simbolo di compiacimento, piacere e soddisfazione. In questo scarabocchio eseguito con le cere da una bimba di 3 anni sono rappresentati i genitori, mentre lo eseguiva parlava di loro esprimendo sentimenti di affetto e di attaccamento.
IL VIOLA/INDACO
Colore derivato dal rosso e dal blu, complementare del giallo. Nello spettro dei colori sta al confine tra il visibile e l’invisibile (i raggi ultravioletti). Per questo è simbolo della latenza, del mistero e del profondo si lega alla spiritualità e alla metamorfosi. Una netta prevalenza di viola può indicare stati di tensione prolungati o anche inquietudine come esprime lo scarabocchio di questo bimbo di 3 anni agitato e pieno di paure.
IL ROSA
Colore derivato dal rosso e dal bianco. Il rosa è il colore degli affetti e della tenerezza, come esprime bene questo ‘Io e la mamma’ eseguito da una bimba di 3 anni e mezzo. Gli andamenti della traccia sono melodici e questo esprime un sentimento di armonia e soddisfazione. A seconda di come lo si guarda questo scarabocchio assume delle forme: visi o persone stilizzate
IL MARRONE
E’ il colore della maturità, dei processi conclusi. Simbolo di umiltà (saio dei frati). E’ legato all’elemento terra, così come alla materialità e al bisogno di sicurezza. Di solito quando in un disegno infantile prevale il marrone è facile si tratti di bambini cresciuti presto e con troppe responsabilità come il piccolo autore di questo scarabocchio.
IL GRIGIO
Si forma con il bianco e il nero, ma anche con la mescolanza di altri colori per cui ne esistono infinite totalità. Il grigio nonostante ciò rappresenta un territorio di nessuno, è uno stato di confine. Simbolo di tristezza , noia e mancanza di coinvolgimento. Indica anche bisogno di protezione e alle volte carenza di stimoli. Quando viene massicciamente usato dai bambini segnala stati depressivi e livelli energetici molto bassi. Un esempio è costituito da questo scarabocchio di un bimbo di 3 anni particolarmente taciturno e dallo sguardo triste. In questo contesto il verde centrale indica uno stato di irrigidimento, l’andamento concentrico sottolinea uno stato di isolamento.
Ora potete provare a leggere qualche scarabocchio applicando la simbologia del colore.
Maria Teresa Cardarelli – 24 settembre 2015