Sugli scarabocchi si registrano commenti contrastanti: da ‘Sono i paciughi dei piccoli e non significano nulla’ a ‘Sono l’arte gestuale pura dei più piccoli’. Resta il fatto che per molti gli scarabocchi risultano segni piuttosto misteriosi. Il gesto che produce lo scarabocchio è movimento e il movimento è espressione corporea ed emozionale. Per cercare di codificare tali espressioni ci può venire in aiuto la teoria degli stili prenatali, secondo la quale le arti continuano un’educazione iniziata in rappresentazioni sensoriali nel grembo materno. (Guerra Lisi Stefania, Stefani Gino ‘Gli stili prenatali nelle arti e nella vita, Borla ed.) La vita prenatale è vita ed esperienza a tutti gli effetti per ogni essere, queste sono le nostre memorie, quelle che ci portiamo dentro. Tutti all’inizio siamo stati un piccolo conglomerato di cellule, una morula nel liquido amniotico, cioè un PUNTO . Il primo tipo di movimento che abbiamo sperimento e registrato come PUNTI è il CONCENTRICO-PULSANTE che si connota per essere un movimento circolare intorno ad un perno fisso.Il PUNTO lo ritroviamo anchenel movimento RITMICO-STACCATO che corrisponde al piacere di protendersi e del ritrarsi, quando la morula diventa un feto con le sue propaggini (testa,braccia, gambe). Infine il PUNTO è presente nella CATARSI della nascita, identificandosi come punto di distacco alla base della schiena, nel momento delle doglie espulsive. Il movimento della morula nel liquido amniotico, oltre ad essere CONCENTRICO, è anche DONDOLANTE (avanti e indietro) e questo ci ha fatto sperimentare la LINEA. Lo sviluppo della LINEA lo troviamo in particolare quando il feto con gli arti inizia a produrre movimenti MELODICI in assenza di gravità. Dal piacere di lasciarsi andare, tipico dello stile dondolante, si passa al compiacimento di produrre effetti dello stile melodico. Lo sviluppo graduale degli arti e la tonicità del movimento ci ha portato ad una articolazione sempre più ampia fino al rotolamento del corpo intero espresso dal movimento ROTEANTE. Infine, l’ esperienza della SUPERFICIE è legata alla rappresentazione di onde di pressione su tutta la pelle. Questa dimensione l’abbiamo percepita nel ventre materno ,quando il nostro corpo ormai grande era molto limitato nei movimenti. In questa fase aumentano i movimenti oculari e il ‘sonno fetale attivo’, cioè i movimenti diventano psichici. Prima della CATARSI della nascita, quando il bambino diventa prigioniero dello spazio, la natura gli offre così la risorsa dell’IMAGO-AZIONE . Nella nostra vita prenatale abbiamo dunque fatto esperienza concreta e motoria di cosa è siano punto, linea e superficie, elementi questi che costituiscono i parametri fondanti di qualunque espressione grafica,dunque anche degli scarabocchi.I movimenti che abbiamo sperimentato nel ventre materno, con le loro connotazioni emozionali si possono riassumere così in sette stili.

1-STILE CONCENTRICO-PULSANTE : è l’origine della vita, il punto, il nucleo che si espande, l’individuo centrato su se stesso, il sentirsi al centro, la meditazione. Il centro che si muove intorno ad un perno fisso. In arte i tutti i mandala, per esempio i rosoni delle chiese. Qui un paio di scarabocchi in stile concentrico eseguiti spontaneamente da due maschietti di 3 anni. I punti ed i cerchi espressi con i pennarelli vengono ripetuti creando un andamento di tipo concentrico.

2 – STILE DONDOLANTE: è lasciarsi andare, abbandonarsi, dondolare, cullarsi come movimento consolatorio.Esprime il bisogno di contenimento ed è lo stile della dipendenza, tipico dell’infanzia e dell’adulto problematico. In arte molte decorazioni liberty sono dondolanti. Questo scarabocchio di una bimba di 3 anni ha andamenti tipici di questo stile.

3 –STILE MELODICO: si lega alle aspirazioni e alle fantasie, è melodia, armonia, risonanza con l’ambiente circostante, piacere di produrre effetti, bramosia ascensionale. ‘La Primavera’ di Botticelli’ esprime uno stile melodico nella postura delle figure rappresentate, come lo esprime lo scarabocchio di questa bimba di 3 anni nell’ascensionalità del segno arancione.

4 -STILE ROTEANTE: è lo sviluppo del concentrico che si delinea in  forme a spirale (trottola, giostra, piroetta, vortici, turbini, volteggi) Indica il desiderio di libertà, la perdita del controllo, l’onnipotenza, l’estasi mistica, il valzer. Nelle arti visive lo stile roteante è tipico della pittura futurista e cinetica ed anche di questo scarabocchi eseguito spontaneamente da un bimbo di 3 anni con i pennarelli.

 

5- STILE RITMICO-STACCATO: ha a che vedere con l’ esplorazione dello spazio in un andirivieni, alla ricerca di sensazioni. E’ lo stile della crescita e dell’intenzionalità. E’ il piacere del comparire e dello scomparire, dell’allungarsi e del ritrarsi, produce un movimento segmentato (battiti, salti , colpi, avanti e indietro). In arte lo troviamo espresso nel cubismo e anche nello scarabocchio rosso-nero di questo bimbo di 3 anni.

6- STILE DELL’IMAGO-AZIONE: qui l’informale prevale sulla forma. Il corpo diventa prigioniero dello spazio. I movimenti dunque sono psichici:immaginazione, caos, viaggio, sogno, disorientamento, attesa, proiezioni e previsione dell’imminente cambiamento. E’ lo stile della crisi che preannuncia la catarsi della nascita. In arte molta pittura informale e contemporanea hanno queste caratteristiche, in campo più figurativo troviamo le opere di Chagall e Bacon. Anche questo scarabocchio multicolore di una bimba di 3 anni rientra in questa tipologia.

7 –STILE CATARTICO: corrisponde al direzionamento, al travaglio e alla nascita. Da un punto di vista motorio si parla di accentuazioni ritmiche, scarica, forza di gravità. Nella nascita si memorizza che il piacere è proporzionale allo sforzo. In arte l’action painting di J.Pollock esprime uno stile catartico, come questo scarabocchio intitolato ‘Fuochi d’artificio’ eseguito da un vivace maschietto di 3 anni e mezzo.

 

Maria Teresa Cardarelli – Novembre 2015