Progetto di MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi e di Teatro-Fiaba con le carte

In questa quinta edizione ci sono state importanti novità tanto che “Vedere Voci” è diventato “Plus”, infatti sono stati costituiti due gruppi di bambini sordi e in uno sono stati inseriti alcuni udenti per un totale di 22 bambini che hanno partecipato al progetto, presso la scuola Figlie della Provvidenza di S. Croce di Carpi. Il progetto si è svolto a cadenza settimanale da ottobre 2018 a maggio 2019. L’équipedi Vedere Voci Plus che ha lavorato in  sinergia con me era costituita dall’educatrice sorda Giuseppina Vaccaro, da 4 educatrici udenti con competenze in Lingua dei Segni Italiana,  Bianca Verrini, Azzurra Cacciapagliae Martina De Luise, da Annabelle Larché, fotografa video-maker che ha documentato le attività svolte ed infine da Veronica Varricchioin qualità di rappresentante dell’Ente Nazionale Sordi che ha svolto funzioni di coordinamento come volontaria.

Il progetto “Vedere Voci”l’ho studiato e messo a punto a partire dal 2014  per dare una possibilità in più ai bambini sordi di comunicare divertendosi,perché per loro comunicare costituisce spesso fonte di fatica e stress che si accompagnano alla frustrazione di non capire e/o di non essere capiti. Ho puntato su una comunicazione come fonte di piacere, attraverso il gioco, l’arte e il teatro i quali costituiscono dei mezzi, che grazie all’uso dei linguaggi non verbali, permettono ai bambini di esprimersi a tutto tondo. Per la Globalità dei Linguaggi disegnare, dipingere, manipolare produrre musica, fare teatro è innanzitutto comunicare a tutto campo e tra tutti i campi per cui un disegno lo puoi ballare, un movimento lo puoi suonare, un colore lo puoi rappresentare con il corpo al fine di integrare ed accomodare sempre e comunque la persona all’interno di un contesto gruppale, sociale.

Quest’anno, considerando la presenza di sordi e udentiil tema è stato quello dei Vasi Comunicanti. L’esperimento di fisicarealizzato con i bambini è diventato così la metafora portantedi una comunicazione integrata e paritaria. Come l’acqua si distribuisce allo stesso livello in contenitori diversi, secondo il principio fisico dei vasi comunicanti, così anche l’amicizia e la conoscenza tra persone diverse può essere patrimonio comune se abbiamo rispetto, stima e considerazione gli uni per gli altri. Il percorso è sfociato nella realizzazione e messa in scena della fiaba originale“Vasi Comunicanti”popolata dai personaggi del mazzo di carte realizzato dai bambini di entrambe i gruppi. Questi personaggi sono nati a partire dai nomi dei bambini espressi con l’alfabeto manuale. La fiaba poi è stata scritta e messa in scena anche sulla base di spunti tematici che i bambini hanno dato, scrivendo brevi racconti sui personaggi del mazzo delle carte.Il tema di fondo della fiaba è che l’amicizia e la comunicazione sono possibili ed auspicabili anche nella diversità di condizioni e di modi di essere. In particolare, la metafora della fiaba degli “Abitanti del mondo di sopra” e degli “Abitanti del mondo di sotto” si riferisce al mondo dei sordi e degli udenti che spesso faticano a comprendersi e ad integrarsi tra loro. Più specificatamente nella fiaba, i personaggi chiave di Uccepe (mezzo uccello e mezzo pecora) e Caleana (un po’ cane, un po’ leone e un po’ anatra) esprimono la difficoltà di tutti coloro che si pongono al confine tra mondi diversi e il loro desiderio di essere accettati per quello che realmente sono: degli esseri che riassumono in sé stessi la complessità del reale e che, proprio per questo, costituiscono ponti indispensabili per realtà distanti. Fuor di metafora questi ponti sono costituiti da tutti i sordi che pur parlando la LIS (Lingua dei Segni Italiana) si esprimono correttamente anche in lingua italiana e da tutti gli udenti che sanno utilizzare la LIS. Ovviamente, la metafora della fiaba va anche oltre lo specifico tema sordi/udenti, interessando tutti quei mondi che per ragioni etniche, culturali, linguistiche, religiose, politiche o quant’altro si ignorano o si contrappongono. Il Teatro-Fiaba con le carte è una modalità teatrale specifica ed originale che dal 2014 ho potuto sperimentate presso questa scuola che si è aperta con generosità e fiducia al progetto “Vedere Voci”. L’arte, nelle sue molteplici forme ed espressioni, resta e si conferma una modalità comunicativa fondamentale capace di superare barriere, incomunicabilità e confini.


La responsabile del progetto

Maria Teresa Cardarelli- Giugno 2019